NATALE DEL SIGNORE
Una storiella ebraica racconta che un giorno un ragazzo si precipitò piangendo nella camera di suo nonno, il famoso rabbino Baruch. Le lacrime gli scorrevano sulle guance ed egli si lamentava dicendo: «Il mio amico mi ha piantato in asso. È stato proprio ingiusto e sgarbato con me. Stavamo giocando a nascondino, e mi ero nascosto così bene che il mio amico non riusciva a trovarmi. Allora ha smesso di cercarmi e se n’è andato. Che razza di modo di comportarsi!». Il rabbino si commosse e accarezzò il fanciullo sulle guance, dicendogli: «Sì, è davvero un modo di comportarsi che non va. E guarda: con Dio è la stessa cosa. Si è nascosto, e noi non andiamo a cercarlo. Pensa un po’: Dio si nasconde e noi uomini non lo cerchiamo neppure».
Da cristiano mi viene da leggere in due modi questa storiella. Nel primo modo mi trovo d’accordo con quel famoso rabbino: Dio si è nascosto, e – aggiungo io – ha scelto un nascondiglio che noi proprio non avremmo immaginato. Lui, l’onnipotente che abita il cielo, si è nascosto in un bambino, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia! E continua a nascondersi lì, invertendo la direzione della storia, dal più grande al più piccolo.
Ma c’è un secondo modo di leggere quella storiella. Lungo tutto l’Avvento abbiamo riflettuto su come vorremmo essere trovati da Dio che viene a noi. Abbiamo detto: che non ci trovi addormentati, che ci trovi in pace, nella gioia, nella disponibilità. Ma allora è Lui che ci cerca e vuole stringerci nell’abbraccio che salva. È Lui che gioca a nascondino con noi e viene a scovarci nei nostri nascondigli e ci trae fuori dalle nostre ombre. Non si comporta come quel ragazzo che, siccome l’amico si era nascosto così bene, ha smesso di cercarlo. Per fortuna, Dio non smette mai di cercarci. E possiamo dire che ci ha trovati. Nel Natale di Gesù ha trovato proprio me, avvolto nelle mie fasce, adagiato nella mia mangiatoia.
La bella notizia, quella che dà grande gioia a tutto il popolo, è che, nascendo in Gesù piccolo e povero, Dio ci ha trovati. È Natale: Dio si è nascosto in Lui, Dio si è nascosto in noi.
“È Lui che gioca a nascondino con noi e viene a scovarci nei nostri nascondigli e ci trae fuori dalle nostre ombre” scrive don Agostino. Allora sei venuto sulla terra anche per uno come me, a volte distratto, a volte indifferente…eppure nella stalla di Betlemme ti sei nascosto anche in me! Grazie, o mio Signore.