Corriere di Como, 10 settembre 2019
Siamo abituati a sentir parlare di emissioni di anidride carbonica, la famigerata CO2. S’avvicina la stagione invernale e, oltre all’inquinamento da gas di scarico, ecco profilarsi anche quello da riscaldamento. Ma uno non pensi d’essere a posto con la coscienza se prima non ha stimato «l’impronta carbonica legata all’attività quotidiana». Detto in parole povere: lo sappiamo quanta CO2 produciamo? Non solo andando in macchina o accendendo i termosifoni, ma facendo scorrere l’acqua del rubinetto o mandando un sms o una mail. Continua a leggere