SECONDA DOMENICA DI AVVENTO – Anno B
Dopo il «vegliate» – ripetuto tre volte – della prima domenica di Avvento, ecco un altro imperativo adatto a vivere il tempo del cominciamento. Sono parole di Dio che ci vengono riferite dal profeta Isaia: «Consolate, consolate il mio popolo!». Alzi la mano chi non ha bisogno di consolazione, chi ce la fa da solo a portare avanti la baracca, chi non avverte almeno qualche volta una fitta nel cuore che segnala il bisogno di qualcosa, il desiderio di qualcuno. Guardate che è umano provare questo anelito di consolazione. Per ricominciare, è necessario consolare ed essere consolati. Già, ma come si fa? Continua a leggere