Corsivo. Porcellum? Non si butta via niente…

Vi siete accorti che i nostri politici sono nuovamente affaccendati in ciò che non è essenziale? Si stanno arrabattando sulla nuova legge elettorale, sui meccanismi che dovrebbero garantire a chi vince di governare per l’intera legislatura. In realtà, mentre discutono, hanno un occhio ai sondaggi e un altro alla possibilità di mantenere le proprie poltrone. Cioè: scrivono le regole per tutti a partire da quanto possono guadagnarcene. Loro, non il Paese.

Ecco, questa è un’ulteriore stucchevole testimonianza del degrado della nostra politica. Più volte ho scritto che gli italiani si aspettano decisioni circa l’auspicato taglio del finanziamento pubblico (alias rimborsi elettorali). Ebbene, non se ne parla più, ed era prevedibile che questo accadesse, perché tutti i politici cercano di salvaguardare i propri emolumenti e non vogliono perdere i privilegi acquisiti. La questione sul tappeto, adesso, è la legge elettorale, ed il titolo del tema da svolgere è questo: come possiamo perdere meno poltrone con la nostra quasi certa sconfitta? come possiamo far sì che chi vince guadagni meno poltrone di quelle che gli darebbero le urne? come possiamo contare di più nel dopo-elezioni visto che non vinceremo, né perderemo, e galleggeremo in mezzo all’arena con qualche piccola percentuale? A secondo di quello che dicono i sondaggi, i partiti di destra, di sinistra o di centro discutono di quello che meglio sanno fare da sempre: le spartizioni…

Ora, è davvero indecorosa questa gazzarra, che è anche difficile da seguire nella informazione quotidiana dei giornali e dei telegiornali perché le formule cambiano e si standardizzano in ridicoli neologismi politici, tra bonus alla coalizione o al primo partito, listini bloccati e preferenze, premi di maggioranza e quote di sbarramento. I cittadini vorrebbero sentir parlare d’altro, invece intere giornate vengono spese a quello che è stato definito come l’ “addio al Porcellum”: si tratta dell’ormai famosa legge elettorale vigente, che sarebbe stata costruita a favore di Berlusconi e che ora – si dice – farebbe comodo, invece, ai suoi avversari di sempre, ma che rischia invece di portare in Parlamento l’antipolitica grillina con cifre da capogiro (avremo un comico al governo?).  Insomma, tutti sembrano impegnati a dichiarare che il Porcellum lo vogliono assolutamente cambiare, ma poi sembra prevalere in tutti quella massima contadina delle nostre italiche terre, secondo cui del Porcellum non si butta via niente…

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One thought on “Corsivo. Porcellum? Non si butta via niente…

  1. Ho la mia idea al riguardo e credo che aspettarsi che la casta si faccia la forca da sola è come sperare che il pero maturi fiaschi di vino. Non ho neppure idea se sia possibile, ma un bel referedum per convocare una commissione tecnica super partes, che riscriva una legge elettorale, la sottoponga al suffragio di tutti i potenziali elettori e poi la metta a disposizione del Capo dello Stato perchè sciollga le camere ed indica nuove elezioni. Fantapolitica? Perchè? Preferiamo aspettare che una idea del genere la metta in pratica il prossimo Grillo di turno?

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