SESTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Le parole di Gesù note come Beatitudini ci sono riportate in modo diverso da Matteo e Luca. Più organico e quasi programmatico il discorso in Matteo. Più confidenziale è il tono usato in Luca, che alla sequenza del «beati voi» aggiunge anche una serie di «guai a voi».
Diversa anche l’ambientazione: Matteo lo rappresenta come un discorso di montagna, Luca lo colloca in un luogo pianeggiante. Direte voi: sono particolari ininfluenti. A me piace pensare che anche la scenografia abbia qualcosa da dire.
Ricordo che alcuni anni fa portai un gruppo di adolescenti su una vetta con una ascesa facile ma lunga cominciata nella notte così da poter vedere il sorgere del sole dalla cima della montagna. Fu bellissimo il clima che si creò lungo la salita e lo stupore che dipinse i volti quando raggiungemmo la vetta e il sole spuntava sulla vallata sottostante. Ebbene, non dissi nulla. Lasciai lavorare le emozioni e depositare la stanchezza. Poi riprendemmo la via del ritorno. Salendo, avevo identificato una piccola radura erbosa. Lì feci fermare il gruppo e tirai fuori la pagina evangelica delle Beatitudini che in quella giornata ebbe un sapore tutto particolare. Conclusi dicendo che la vita è una salita verso il Cielo, guai a gettare la spugna prima della vetta!
Ecco, Gesù scende dal monte ed è in un momento di gloria: «c’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente». Tira fuori un discorso che a prima vista può sembrare strano ed è un discorso che condensa una esperienza che già c’è stata e insieme traccia un cammino, un percorso per discepoli veri. «Siete saliti in vetta con me? – dice Gesù – Ebbene, ora vi svelo come sono coloro che mi seguono: poveri, affamati, piangenti, perseguitati. Ma attenti, questa è la via che porta alla felicità. Beati voi se siete così!».
Non so quanti della folla dei discepoli abbiano capito, quanti siano rimasti. Di solito, nel mondo quasi mai autentico dei social, soprattutto quando hai molti follower, certe cose non le dici, perché perdi consenso. Ma Gesù è un profeta vero, non è un venditore di fumo. Guai a noi se gettiamo al vento la fortuna di averlo incontrato nella nostra vita.
Il discorso della radura. Aveva detto Don Agostino agli adolescenti nella radura erbosa: “la vita è una salita verso il Cielo, guai a gettare la spugna prima della vetta!” Questo vale anche per noi vecchi, perché Gesù è un profeta vero, e noi non dobbiamo gettare al vento la fortuna di averlo incontrato nella nostra lunga e molto faticosa vita… Tino
Beati, cioè felici.
La vita come un pellegrinaggio, come una salita: il nostro giubileo quotidiano. Senza paura perché con una guida superaffidabile. E l’ andare, la strada è importante quanto la meta. Ogni passo è un momento importante: di crescita, di relazione, di possibile contemplazione.