Nella nostra diocesi ha fatto molto discutere – e questo non può che far bene – il decreto del Vescovo circa il nuovo ordinamento del cammino della Iniziazione Cristiana (settembre 2012): Cresima prima dell’Eucaristia o addirittura insieme, per salvaguardare l’ordine dei Sacramenti e per rendere visibile l’Eucaristia stessa come vertice a cui tende il cammino dell’Iniziazione.
Personalmente ho espresso in più contesti le mie perplessità circa questa scansione temporale che non facilita l’adeguata preparazione dei ragazzi alla ricezione dei sacramenti.
A fine maggio, il card. Angelo Scola, arcivescovo della diocesi di Milano ha concluso il tempo della sperimentazione indicando le linee diocesane in materia di Iniziazione Cristiana. Già aveva disposto che «il sacramento della Confermazione e il sacramento dell’Eucaristia (Prima Comunione) vengano celebrati separatamente e a un anno di distanza l’uno dall’altro, al fine di consentire un’adeguata e specifica preparazione». Ora diventa evidente che all’ordine per così dire dogmatico dei tre sacramenti dell’Iniziazione viene preferito un discernimento pastorale attento all’ordine per così dire antropologico. Pur confermando quanto scrive Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis e cioè che «veniamo battezzati e cresimati in ordine all’Eucaristia», il documento della diocesi milanese afferma chiaramente che «dovrà essere il discernimento pastorale istruito dalla riflessione dogmatica a motivare ultimamente la scelta dell’ordine dei sacramenti nel cammino attuale della Iniziazione Cristiana», in linea con quanto afferma del resto la medesima esortazione apostolica post-sinodale di Benedetto XVI, e cioè che «è necessario verificare quale prassi possa in effetti aiutare meglio i fedeli a mettere al centro il sacramento dell’Eucaristia, come realtà cui tutta l’iniziazione tende».
Ebbene, ecco il passaggio del documento del card. Scola che concerne questo specifico punto:
«A conclusione dell’ampia consultazione condotta le linee diocesane sono così definite:
– la celebrazione dei tre Sacramenti successivi al Battesimo (Cresima, Eucaristia, Riconciliazione) avvenga entro il tempo della fanciullezza, cioè, nello specifico, entro l’undicesimo anno di età di un ragazzo;
– i Sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia siano celebrati in modo distinto e in tempi successivi;
– l’ordine di celebrazione dei Sacramenti sia tale da prevedere prima la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione, quindi la celebrazione dell’Eucaristia (Santa Messa di Prima Comunione) e infine la celebrazione della Cresima;
– i momenti dell’anno liturgico più adatti per la celebrazione dei Sacramenti sono:
- la Quaresima del terzo anno di Iniziazione Cristiana (corrispondente normalmente al quarto anno di scuola primaria) come tempo opportuno per la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione;
- il tempo Pasquale dello stesso anno come tempo opportuno per la celebrazione dell’Eucaristia o “S. Messa di Prima Comunione”;
- il tempo Pasquale e il tempo dopo Pentecoste – fino all’inizio del successivo tempo di Avvento – del quarto anno di Iniziazione Cristiana (corrispondente normalmente all’ultimo anno della scuola primaria e all’anno di avvio della scuola secondaria inferiore) per la celebrazione della Cresima».
… e intanto, mucchi di supporti cartacei che partono dalla diocesi e ingombrano i tavoli dei preti, capelli sempre più bianchi a messa. Per fortuna che alla fine risolve tutto e come sempre il nostro Maestro Gesù.