GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO – Anno C
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Devo ammettere che il nome di questa solennità mi pare ispirato ad una realtà che non c’è più. Intuisco cioè una comprensione sbagliata da parte di quella piccola porzione del popolo di Dio che è ancora interessata a queste cose.
Propongo una nuova versione – anch’essa con qualche rischio – che usa un linguaggio più morbido e più intenso: «Gesù Cristo Cuore del mondo». I più penseranno all’amore, mentre il termine «re» invita a ben altro. L’evangelista Luca va vicino al senso vero della missione di Gesù, raccontando l’episodio del buon ladrone (ormai è conosciuto con questo nome).
Esso viene a spezzare una narrazione che è giunta ad un bivio, come in certi film che vanno di moda ai nostri giorni. O Gesù muore come un poveraccio in mezzo a due ladroni oppure – sembra suggerire una voce fuori campo – «state qui perché ci sarà un botto di onnipotenza». Sembra invocarlo anche uno dei due malfattori: «Salva te stesso e noi!». E tu che cosa fai, Gesù? Che cosa hai in mente? Il buon ladrone intanto sgrida il suo compagno e si mette nel solco di una giustizia umana che punisce i colpevoli. Ma tu Gesù sei già oltre, sei sul terreno dell’amore. Tu sei dalla croce il cuore del mondo (e lo sentite anche voi che suona meglio di «tu sei il re dell’universo»). Il tuo regno è: «oggi con me nel paradiso». E Gesù lo dice all’unico che lì sembra averlo capito, il buon ladrone.
Egli chiede semplicemente: «Ricordati di me». E Gesù gli risponde: «Tu sei già con me, oggi». Una bella espressione (attribuita a sant’Agostino) è messa sulla bocca del buon ladrone per spiegare la sua conversione: «Gesù mi guardò e nel suo sguardo capii tutto». Nella mentalità ebraica è ancora più chiaro, perché è il cuore che capisce, e lo sguardo sono gli occhi del cuore. Il malfattore era come penetrato con il suo cuore nel «cuore del mondo» (Gesù) e gli bastava essere guardato da Lui, ricordato da Lui, per partecipare al dono della salvezza che non è qualcosa, ma è qualcuno lì inchiodato su una croce, come la sua. Per far parte della compagnia del buon ladrone basta solo non essere distratti.
Una vicinanza che salva: il corpo dolente del ladrone buono comprende, accoglie la sofferenza di Gesù. ” Ricordati di me” tre parole, chiave di salvezza, bastano a cancellare una vita sbagliata, a donare una vita nuova sia pure appesa ad una croce.
A Gesù è bastata la consolazione di questo inaspettato fratello, sotto Maria e Giovanni, meglio chiudere gli occhi per non vedere il loro strazio ad aggravare la sua sofferenza.
Sulle croci braccia aperte come ali.
Ricordati di noi.
GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO. Gesù crocifisso mostra di essere il cuore del mondo che è il suo vero modo di essere il re dell’universo. Tino