L’ordine dell’amore

Alpe di Carì (Foto AC)

Gesù è interrogato da «uno degli scribi»: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Ossia: qual è l’essenza, il fondamento dei comandamenti? La risposta di Gesù è riassumibile in una parola: amore.

Cioè: l’amore di Dio e del prossimo è il comandamento che sta alla base di tutto, è il più grande dei comandamenti. Noi che oggi ascoltiamo questo dialogo siamo un po’ sconcertati: amore e comandamento nel nostro linguaggio si contrappongono. L’amore non va d’accordo con una imposizione, è suprema manifestazione di libertà e, del resto, si usa dire che «al cuore non si comanda»! L’amore è vitalità che non si lascia costringere entro gli argini di un comandamento, addirittura il più grande di tutti.

A dire il vero, qualcosa che assomiglia a questa immensa vitalità dell’amore nelle parole di Gesù c’è. Egli parla dell’amore come di una relazione che canalizza «tutto il tuo cuore… tutta la tua anima… tutta la tua mente… tutta la tua forza». A me viene in mente uno di quei torrenti in cui confluiscono molteplici rigagnoli e che sembrano voler condurre ordinatamente a valle tutta l’acqua della montagna. L’amore è proprio quel canale che regola il «tutto» complesso che ci abita dentro – il tutto del cuore e della mente – e che ha bisogno di scorrere nella trama delle nostre relazioni. L’amore, dunque, è un percorso che offre una direzione alla nostra energia interiore.

Sant’Agostino, trattando dell’amore, parlava sempre di «ordine dell’amore». E si capisce bene l’importanza dell’amore come ordine (cioè come comandamento) se si guarda il danno provocato da un torrente esondato: esce dal suo alveo e distrugge tutto. È l’immagine dell’esito di un amore disordinato: sfugge al suo percorso e va dove vuole, disarticolando invece di costruire le nostre relazioni. La vita invece ha bisogno proprio dell’equilibrio dell’amore, che riesca non a reprimere ma a mandare in circolo ordinatamente tutto il cuore, tutta l’intelligenza, tutta la passione di cui siamo portatori come uomini e donne, creati a immagine di Dio. Perciò l’educazione dell’amore è l’asse portante di ogni progetto educativo.

2 thoughts on “L’ordine dell’amore

  1. L’ordine dell’amore. Condividere ordinatamente sogno, fatica, dedizione, fedeltà, intelligenza, capacità di attesa, fiducia, abbandono totale in quanto creati a immagine di Dio. Scrive don Agostino: “l’educazione dell’amore è l’asse portante di ogni progetto educativo.”

  2. Riguardo all” amore si è spesso deviati dal romanticume da due soldi, oggi imperante. Invece, non vi è nulla di più coraggioso, di più generoso e accogliente dell’amore inteso come forza che regge la nostra vita e l’universo. In principio Dio amore ha creato l’oggetto del proprio amore ed è ” in principio” la sorgente di ogni vero amore. Se un amore non fruttifica ( nella nostalgia dell’eterno), se non sopporta, se non è fedele beh, non è amore ma solo melassa; non vi è nulla di più concreto dell’amore che si nutre, si conserva e cresce nei gesti semplici della cura. L’ amore , miracolosamente, si apre e si moltiplica, sia pure rispettando le giuste priorità, le diverse declinazioni, le diverse responsabilità.

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