Missione, lento formarsi del disegno

(Foto AC)

Chiamati e mandati, questi sono i Dodici, attraverso i quali il regno di Dio, presente nella persona di Gesù, estende i suoi confini nel tempo e nello spazio. Questo siamo noi, non battitori liberi di un progetto nostro, ma semplici matite di un disegno tracciato da Dio.

Sarebbe però un errore pensare che tutto comincia con l’invio dei Dodici da parte di Gesù. Lo dice bene san Paolo nella lettera agli Efesini: «In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo». Il protagonista è Dio, alla stregua di un pittore che prima disegna il suo affresco e poi lo colora. Il modello, l’immagine è Lui, il Cristo. E il disegno è «prima della creazione del mondo», cioè visibile e insieme nascosto nel distendersi di un tempo che dall’eternità proviene e all’eternità continuamente tende. Si colloca nelle infinite date della storia del disegno cristiano eppure sfugge ad ogni calendario. Gesù infatti è da sempre, da «prima della creazione del mondo» e ugualmente si è incarnato nel grembo di una donna in un tempo ben preciso.

Insomma, l’evangelista Marco, raccontandoci l’invio dei Dodici a due a due per la prima missione cristiana, sta ancora parlandoci del mistero del regno di Dio, quel disegno del Padre che Gesù è venuto finalmente a colorare. E ha messo tra le nostre mani le matite per continuare a farlo, fino a quando la creazione del mondo raggiungerà il suo compimento. Dal Cristo siamo usciti, a Lui siamo ricondotti lungo un percorso intessuto con la nostra storia, con la mia e con la tua vicenda umana nelle loro pieghe più concrete. La salvezza sta in questo misterioso incrociarsi del tempo con l’eternità, e l’incrocio è una persona umana, è Cristo. Egli è colui che da sempre ci tiene dentro il disegno e ci conduce alla nostra pienezza di umanità.

Ecco perché la missione cristiana è povera e agile – sandali e bastone e una sola tunica – ed è esposta al rifiuto. E se non vi accolgono, dice Gesù, non preoccupatevi di insistere. La Parola di Dio ripasserà di lì, perché anche quegli uomini e quelle donne fanno parte dell’unico disegno da «prima della creazione del mondo». Sono tessere di un mosaico che lentamente si compone!

2 thoughts on “Missione, lento formarsi del disegno

  1. Bello: a due a due; perché importante non è solo la parola, l’ invito da trasmettere, ma anche la testimonianza di un rapporto fraterno e nuovo.

  2. Missione, lento formarsi del disegno. Scrive Don Agostino: “La salvezza sta in questo misterioso incrociarsi del tempo con l’eternità, e l’incrocio è una persona umana, è Cristo. Egli è colui che da sempre ci tiene dentro il disegno e ci conduce alla nostra pienezza di umanità.” Non arrendiamoci se nel corso delle terribili guerre e dei nostri periodi difficili e dolorosi (come le malattie e i lutti) questo disegno sembra interrompersi; non è così perché il disegno è tracciato da Dio e noi siamo delle semplici matite. Anche quando dormiamo il disegno va avanti (come il seme cresce anche se il contadino sta riposando) e lentamente si colora. Cristo ci conduce per mano, come delle matite, in ogni momento della nostra vita, anche se non ce ne accorgiamo… Tino

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