Il disegno della Trinità

Gruppo del Sassolungo (Foto AC)

A volte mi capita di dovermi confrontare con persone che, pur in buona fede, considerano il dogma trinitario una speculazione filosofica fatta a tavolino, e non hanno timore di ritenerlo una complicazione sulla via di comprendere Dio.

Secondo costoro sarebbe auspicabile tornare ad un concetto più di Dio, come uno solo e da solo, che sta in alto. Questo renderebbe più agevole la nostra comprensione e anche più facile il dialogo con ebrei e musulmani. Ebbene, è proprio questo Dio semplificato ad essere costruito a tavolino! Il criterio da seguire, infatti, non è la nostra comprensione di Dio ma la sua manifestazione a noi.

Sant’Agostino, con uno dei suoi paradossali aforismi, diceva: «Se riesci a comprenderlo, allora non è Dio!». È vero, noi ci sentiremmo più al sicuro, dopo aver impacchettato Dio in una delle nostre definizioni, così da pensare di normalizzarlo e in un certo senso quasi di governarlo. Ma Lui ha voluto venire qui in basso, e ha voluto parlarci di Dio, sconvolgendo l’idea che ci eravamo prodotta noi e manifestandosi non come un’entità solitaria e lontana ma come una relazione di persone. Gesù ha preteso di essere Dio, ma la sua divinità altro non è che la relazione del Figlio con il Padre, una relazione di amore che ha il suo culmine sulla croce e il suo compimento nella risurrezione. Ed è Gesù stesso a parlarci di un Altro chiamato a starci vicino per sempre, lo Spirito Santo, mandato da Lui e dal Padre.

Insomma, «il dogma trinitario è il minimo indispensabile perché la realtà storica di Gesù sia rispettata e resa comprensibile» (A. Léonard). La Trinità non è la costruzione intellettuale di qualche filosofo o la follia di qualche buontempone, ma è la via che ci fa penetrare fin dentro il cuore insondabile della vita divina. E c’è un altro percorso a cui questa auto-rivelazione di Dio ci indirizza, ed è un viaggio che ci riguarda da vicino, che è dentro di noi. Se Dio è Trinità, anch’io non sono un essere isolato impastato di autonomia, ma vivo grazie all’intreccio amoroso delle relazioni con altri che sono fatti esattamente come me, eppure ciascuno di noi è unico. Anche questo identità dell’uomo fa parte del mistero trinitario.

1 thoughts on “Il disegno della Trinità

  1. Il disegno della Trinità. Scrive con estrema chiarezza Don Agostino: “Lui ha voluto venire qui in basso, e ha voluto parlarci di Dio, sconvolgendo l’idea che ci eravamo prodotta noi e manifestandosi non come un’entità solitaria e lontana ma come una relazione di persone.” Il cristianesimo non è una delle religioni monoteiste, che pongono l’uomo a stare qui in terra e Dio a stare in alto, ma ci rivela la vita di Dio nella carne, di Dio diventato uomo e rimasto uomo. E l’Altro, il terzo chiamato a starci vicino per sempre, è lo Spirito Santo, mandato da Gesù e dal Padre…Tino 

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