ASSUNZIONE DELLLA BEATA VERGINE MARIA

In questa giornata la Chiesa celebra la gloria di una donna, e lo fa non perché ella abbia compiuto chissà quale impresa, ma solo perché, con la sua umile disponibilità, ha permesso che qualcosa di grande si compisse in lei per mano divina.
C’è una breve parabola evangelica alla cui luce possiamo leggere la figura di Maria. È la parabola del tesoro nel campo: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo» (Mt 13,44).
Maria è la protagonista di questa vicenda di ritrovamento di quel tesoro che è Cristo. Dio ha nascosto da sempre il tesoro che è Cristo nel grembo di Maria, che è il campo in cui Dio ha seminato suo Figlio per opera dello Spirito Santo. E Maria visse nell’attenzione, nell’attesa: non sa bene che cosa il Signore le prepari, ma attende, vigila. Un angelo andò da lei ad annunciare il compimento del piano del Signore, e Maria è disponibile, piena di stupore.
Dovremmo dire che è il tesoro a trovare Maria. Ma Dio ama lasciarsi trovare, e attende l’assenso da Maria in piena libertà. La consapevolezza di Maria dovette essere grande: offriva dimora a Colui che i cieli non possono contenere, portava in grembo il tesoro di tutta quanta l’umanità. Lo sapeva, le era stato annunciato, per questo ancor più grande è l’umiltà di questa serva, ancella del Signore. E, dopo aver detto il suo sì, dopo aver concepito il tesoro nel suo grembo, ci viene detto che Maria si affretta da Elisabetta per cantare la sua gioia, il Magnificat.
Nell’azione del vendere tutto sono racchiusi tutti gli anni della vita di Maria. Soprattutto Maria «vende tutto quello che ha» sotto la croce di suo Figlio. Pensiamo a Maria privata del suo tesoro per tre giorni… Maria desolata. E appunto da discepola di Cristo e non da madre, Maria comprò il Regno di Dio: dovette mettersi sulla strada del discepolo per acquistare il tesoro nel campo facendo la volontà di Dio.
Maria che compra il campo è proprio Maria assunta in cielo: creatura amata a tal punto da Dio, da meritare subito una dimora eterna in cambio di una dimora data per breve tempo.
E’ il 15 Agosto, il cosiddetto Ferragosto, l’epicentro delle ferie, ma è soprattutto la giornata dell’Assunta. Scrive Don Agostino: “In questa giornata la Chiesa celebra la gloria di una donna, e lo fa non perché ella abbia compiuto chissà quale impresa, ma solo perché, con la sua umile disponibilità, ha permesso che qualcosa di grande si compisse in lei per mano divina. ” Maria ha offerto il suo grembo come dimora terrena a Colui che i cieli non possono contenere; ha lasciato compiere qualcosa di immenso, con l’umiltà della serva del Signore. Tino
Ho sempre amato molto questa festa che pure ho quasi sempre passato in solitudine, una volta cresciuti i figli. Proprio ” il non fare nulla di speciale” mi è sempre sembrato il modo giusto per celebrare. Il bello del rapporto con Dio è proprio questo: noi dobbiamo fare ben poco, solo fare spazio, aprirci, accogliete. Senza discutere; e il deserto delle nostre vite fiorisce