Come la primavera per le piante!

(Foto AC)

Forse la Pasqua non genera stupore neanche tra i cristiani. Si direbbe che questa festa contiene una notizia, che non è ancora esplosa compiutamente nel cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo.

Ci pensavo vedendo il film “Risorto”: la morte e la risurrezione di Gesù sono intrecciate con la vicenda di un tribuno romano, Clavio, incaricato da Pilato di indagare sulla scomparsa misteriosa del corpo di Gesù, che sarebbe stato trafugato dai suoi discepoli, i quali invece affermano che egli è risorto. Dove sta la verità? Al principio il tribuno è allineato sulla tesi del trafugamento e cerca un cadavere e ne inquisisce i potenziali ladri. Poi, proprio grazie all’incontro con alcuni dei discepoli di Gesù, in lui si insinua il dubbio. È paradigmatico che proprio il dubbio – ancora oggi erroneamente considerato come un avversario della fede – conduca Clavio davanti all’evidenza che distrugge ogni macchinazione.

Certo, a lui capita la fortuna di trovarsi nel luogo dove si erano rifugiati gli apostoli, quando Gesù risorto si rende presente. Non solo: ancora più decisivo è che in lui il dubbio ha generato lo spazio per l’accoglienza di una cosa nuova. Come avremmo bisogno di questa onestà, che tiene aperto il cuore a domande coraggiose e non lo lascia indurire dentro le risposte facili e preconfezionate! Ci vantiamo di essere liberi, invece siamo ingessati dogmaticamente nelle nostre impuntature. Il tribuno romano Clavio è libero di cambiare: da cultore del dio Marte diventa discepolo di Gesù risorto. Certo, Clavio riconosce Gesù, perché lo vede risorto e lo aveva visto morto. La sua, però, non è una conversione intellettuale, ma è un cambiamento di esperienza, una vita totalmente nuova. Ed esattamente questa è la Pasqua, questa è la notizia che non è ancora esplosa.

Purtroppo tanti cristiani non hanno ancora fatto Pasqua in questo modo, e si limitano ad una escursione rituale – una Messa ogni tanto – che non modifica affatto la vita quotidiana. La Pasqua è come la primavera per le piante: non le fa tornare a come erano l’anno precedente, tutto è nuovo: gemme, fiori, frutti. Così è la risurrezione di Gesù: egli non torna indietro, ma va avanti.

3 thoughts on “Come la primavera per le piante!

  1. Un’ esperienza. È così che un” idea diventa fede e vita. Occorre incontrare il Risorto. La Pasqua ci insegna che la morte di Gesù è veramente salvifica. Le occasioni sono tante… difficile contare, ma ogni volta qualcosa cambia. Certo il cuore deve essere sempre spalancato, disponibile allo stupore, in attesa. Coraggioso anche, perché non sappiamo cosa ci verrà proposto. Però la vita, traboccante d’ attesa ( quasi curiosa) diventa una avventura affascinante. E non c’è, poi, amore più grande capace di generare e nutrire ogni amore terreno.

  2. Il riferimento al film “Risorto” è convincente: il tribuno romano riconosce Gesù, perché lo vede risorto e lo aveva visto morto! (Il film sarà trasmesso in TV 2000 la sera di Pasqua). La sua è una esperienza stravolgente, che lo porta a una vita totalmente nuova. Noi cristiani, abituati a una Pasqua un poco confezionata, non possiamo tornare indietro: la Pasqua deve finalmente esplodere nei nostri cuori! Scrive Don Agostino “come la primavera per le piante…così è la risurrezione di Gesù: egli non torna indietro, ma va avanti.” TINO

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