Tracce di comunità

VENTITREESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Gesù vuole che cresca uno spirito comunitario tra i suoi discepoli e dà alcuni consigli concreti. Il primo riguarda il modo di essere ciascuno responsabile dell’altro, e quindi disponibile ad essere corretto e capace di correggere. L’individualismo è nemico di questa mentalità e oggi la correzione fraterna non è molto in voga nelle comunità cristiane. Si preferisce il silenzio… per rispetto della privacy, oppure si imbocca la via del pettegolezzo: invece di parlare con il diretto interessato del suo comportamento, si comincia a parlarne con gli altri. Gesù indica una via che ha come unico scopo il bene dell’altro, una via di verità segnata dal rispetto, dalla prudenza e dalla misericordia. Esercitare la correzione fraterna è una delle opere più difficili e che richiede grande pazienza e insieme decisione verso le persone. Perdonare lascia ancora l’altro nel suo brodo, intraprendere la correzione è un gesto di più pieno coinvolgimento che mira a guadagnare totalmente l’altro, ma è un percorso più difficile e non esente da rischi.

Un secondo consiglio di Gesù rivela una grande considerazione della comunità. Gesù ha appena dato a Pietro il potere di sciogliere e legare, ma ora lo stesso potere viene dato ai discepoli insieme. La comunità cristiana, se vive in comunione con il Signore, esercita lo stesso potere di Pietro. Ecco perché la disunione, le rivalità, le invidie, l’isolamento depotenziano la Chiesa e tolgono forza ad una comunità, mentre una comunità unita, pur nella vivacità delle sue differenze, ha lo stesso potere del vescovo e del prete.

Ed ecco perché il terzo consiglio di Gesù riguarda la preghiera fraterna, il mettersi d’accordo per chiedere qualunque cosa, il riunirsi nel nome di Gesù. L’efficacia di una comunità cristiana si raggiunge nella disponibilità reciproca a correggere e lasciarsi correggere, nel riconoscimento che la comunione crea una unità visibile e autorevole, nell’umiltà di unire le proprie voci nella preghiera comune che sa rendere presente nella storia il Signore Gesù. È questa la traccia per un cammino comunitario che è sempre da riprendere!

4 thoughts on “Tracce di comunità

  1. Il rispetto della privacy, tanto enfatizzato nei provvedimenti legislativi e tanto violato dai social, ha indebolito la sincera correzione fraterna, che rimane un fondamento per l’amicizia e per il proficuo cammino comunitario.

  2. D’accordo su tutte le preziose riflessioni, mi piacerebbe riportarle nella vita di coppia e familiare. Gli sposi sono coloro che hanno l’opportunità di correggersi a vicenda per progredire insieme, così pure nei confronti dei figli hanno il dovere educativo di correggere…. L’importante, secondo me, in tutto questo è la modalità, che dovrebbe essere piena di umiltà e dolcezza, invitando a riflettere e a lavorare su ciò che non va ma facendo capire all’altro che è sempre accolto in un abbraccio di amore. Anche i figli possono essere un monito per i loro genitori e richiamarli alla coerenza e all’autorevolezza. Tante volte lo fanno.
    Ancor più mi piace pensare alla preghiera concorde e solidale della comunità domestica…. Si riesce a fare quando i figli sono piccoli, quando diventano grandi e vanno per le loro strade si potrebbe continuare a rivolgere insieme uno sguardo verso Dio se pur nelle modalità proprie. Per la coppia le occasioni di pregare insieme possono essere tante, bisogna solo ricordarsene, magari anche solo guardando lo spettacolo della natura e ringraziando per la sua bellezza o per il miracolo della vita che si ripete ogni giorno…. Si affronterebbe meglio anche la fatica del lavoro….. Buona domenica e scusate per la lungaggine!

Lascia un commento